L'intervento si è orientato verso un risanamento di tipo conservativo, tale da scongiurare la perdita di ulteriori dettagli decorativi sulle volte del primo piano: la pulitura delle superfici dallo strato di protettivo steso alla fine degli anni Settanta ha ripristinato un corretto scambio termoigrometrico tra la materia e l'ambiente. Approfondito è stato il restauro del loggiato al piano terreno con il recupero della policromia distaccata sulle volte e con l'accurato intervento sugli stucchi dei due portali che erano in pessimo stato di conservazione. L'attenta osservazione dell'apparato decorativo della villa ha consentito di comprendere meglio alcune vicende storico artistiche, come la presenza di un esteso intervento di ottima qualità tecnica-pittorica, presumibilmente eseguito dal pittore restauratore Ovidio Fonti a cavallo tra il 1934 e il 1935 e documentato da un articolo apparso su La Stampa della sera l'otto gennaio 1935.
TORINO, VILLA SARTIRANA DETTA TESORIERA (XVIII-XIX SEC.)
Restauro della facciata e di alcuni ornati pittorici nelle stanze al piano terra e al primo piano
Tipologia intervento:restauro superfici dipinte, intonaci storici, apparati lapidei, stucchi.
Committente: Città di Torino.
Direzione Lavori: arch. Cristina Volpi
Alta sorveglianza: dott.ssa Elena Ragusa – Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
Alta sorveglianza: arch. Daniela Biancolini – Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Torino, Asti, Cuneo, Biella e Vercelli.
Durata lavori: marzo 2010 - luglio 2011
Finanziamenti: Fondi propri
Imprese consorziate esecutrici: Davide Bianco, Marco Massazza, Alexandra Paniè, R.i.c.t. Tauro s.a.s. di Marina Locandieri & C, Michelangelo Varetto