Il gruppo scultoreo processionale è riferito ad Ignazio Perucca da Franco Gualano ed è databile attorno al 1760;
il riferimento è all’episodio biblico del versetto 21: 4-8 del Libro dei Numeri, ove si narra la vicenda dell’innalzamento di un simbolo sacro, il serpente di bronzo appunto, da parte di Mosè, da adorare per la salvezza del suo popolo perseguitato dalla presenza di serpenti mortali che avevano avvelenato un gran numero di Israeliti durante il cammino verso il Mar Rosso. Dio infatti aveva mandato i serpenti per punire il popolo che si era perso d’animo e malediceva Mosè e Dio stesso per la propria sorte. Non è frequente nell’iconografia dei gruppi lignei processionali la presentazione di un episodio tratto dall’Antico Testamento. In questo caso la scelta iconografica è sicuramente legata alle attività della Confraternita di Santa Croce, dedita alla cura di malati e morenti. L’intervento di restauro di un gruppo scultoreo processionale di tali dimensioni è stato valutato in considerazione della sua complessità esaminando parallelamente gli aspetti della sua articolata struttura e di ogni suo singolo elemento. A questo fine è stato fondamentale l’approccio di studio preliminare realizzato sull’opera in situ per la conoscenza delle caratteristiche strutturali e costruttive del gruppo nel suo complesso affiancata all’individuazione dei principali fattori di degrado evidenti e visibili sia relativi al supporto che agli strati pittorici.
CAVALLERMAGGIORE (CN), CHIESA DI SANTA CROCE E SAN BERNARDINO (XVIII SEC.)
Restauro del gruppo scultoreo processionale raffigurante Mosè con il serpente di bronzo
Tipologia intervento: restauro sculture lignee policrome
Committente: Confraternita di Santa Croce
Progetto e Direzione Lavori: arch. Marialuce Reyneri di Lagnasco
Alta sorveglianza: dott.ssa Alessandra Lanzoni – Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici e Etnoantropologici del Piemonte
Durata lavori: dicembre 2014 - luglio 2015
Finanziamenti: Compagnia di San Paolo, Fondi propri della Confraternita
Impresa consorziata esecutrice: Giorgio Garabelli