L’intervento di restauro conservativo ha coinvolto le superfici decorate relative ai soffitti a cassettoni dell’anticamera, della camera da letto di Sua Maestà, della saletta, delle pareti e della volta della galleria degli uccelli e della scala d’onore, oltre ai tessuti di rivestimento degli arredi più compromessi a livello conservativo ed estetico.
La storia dei manufatti passa attraverso problemi di conservazione, restauri e trasformazioni, di cui alcuni effetti restano nel tempo facilmente leggibili, come la presenza di lacune ed i particolari pittorici perduti. Anche i difetti intrinseci dei materiali raccontano di fasi del cantiere non prive di problematiche, come la presenza di bottaccioli che segnano e rovinano la superficie. Ci sono poi i segni delle trasformazioni nell'arredo, come il posizionamento e la successiva rimozione di quadri alle pareti denunciati dalla chiusura delle soluzioni di continuità ecc. L'intervento ha avuto come obiettivo quello di affrontare i problemi di conservazione dovuti alla presenza di umidità, ma anche quello di rimuovere strati e stesure di colore sovrammessi all'originale che impedivano la leggibilità delle opere, alterandone la percezione e provocando sovente tensioni superficiali. Le operazioni di pulitura eseguite su tutte le superfici oggetto di intervento hanno restituito la luminosità all'apparato decorativo. La ricostruzione di quanto possibile delle quadrature e degli elementi ripetitivi dell'immagine perduta ha infine restituito alle pitture parietali la continuità e la leggibilità. Il mantenimento invece a livello di neutro delle porzioni pittoriche perdute e non riproducibili, si configura come "spazio da riempire con il pensiero" che non disturba l'immagine complessiva per il tono scelto, ma fa parte e in qualche misura racconta le vicende e le situazioni di emergenza che interessano purtroppo anche le opere d'arte, come ogni cosa terrena.
Per quanto riguarda i tessuti, in previsione del riallestimento delle sale del Castello, l’obiettivo primario dell’intervento di restauro è stato il recupero di una nuova stabilità strutturale e migliorare la leggibilità dei tessili riportando gli arredi alla loro funzione decorativa.
VENARIA REALE (TO) APPARTAMENTI REALI DEL BORGO CASTELLO DE LA MANDRIA
Intervento per il recupero conservativo delle superfici decorate relative ai soffitti a cassettoni dell’anticamera, della camera da letto di Sua Maestà, della saletta, delle pareti e della volta della galleria degli uccelli e della scala d’onore negli Appartamenti Reali (seconda metà XIX sec.)
Intervento per il recupero conservativo dei tessili di copertura degli arredi degli Appartamenti Reali (seconda metà XIX sec.)
Tipologia intervento: restauro superfici murali dipinte, stucco lucido, policromia e doratura su legno, tessuti
Committente: Ente di gestione delle Aree Protette dell’Area Metropolitana di Torino
Progetto e Direzione Lavori: arch. Daniela Cantatore
Alta sorveglianza: dott.ssa Giorgia Corso - Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per il Comune e la Provincia di Torino
Durata lavori: dicembre 2009 - settembre 2012
Finanziamenti: Regione Piemonte con fondi europei mediante il Programma Attuativo Regionale del Fondo di Sviluppo e Coesione 2007-2013
Imprese consorziate esecutrici: Alexandra Panié, Marco Massazza, Michelangelo Varetto, R.i.c.t. Tauro s.a.s. di Marina Locandieri & C.
Per approfondire:
- Articolo de La Stampa del 4 marzo 2016 "Alla Mandria riaprono gli appartamenti reali"
- Articolo di Cronaca Qui del 3 marzo 2016 "Castello della Mandria - Rinascono gli Appartamenti Reali"
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