Palazzo Colli di Felizzano a Torino
L’edificio si trova nell’isola di San Giovenale su via Bogino quasi all’angolo con via Principe Amedeo, ed è stato costruito tra il 1678 e 1680 su probabile committenza di Francesco Maurizio Canalis di Cumiana.
In questo palazzo vide i natali Anna Carlotta Teresa Canalis di Cumiana, figlia di Francesco Maurizio e di Monica Francesca San Martino d’Aglié di San Germano. Anna Carlotta divenne nel 1695 damigella d’onore della regina Giovanna Battista di Savoia Nemours e, dopo esser rimasta vedova, nel 1728 sposò morganaticamente il re Vittorio Amedeo II. Di questa fase storica sono testimoni i lacerti affrescati della fascia sotto soffitto ancora presenti nelle due sale al primo piano. Nel corso di un secolo la proprietà passò di mano, in linea successoria femminile, alla famiglia Colli di Felizzano e nel 1837 venne affidata all’arch. Giuseppe Leoni di Breganzona la riconfigurazione in stile neoclassico della facciata, occasione in cui furono eseguite modifiche anche all’atrio e alle due scale. La decorazione dello scalone si deve presumibilmente datare dopo il 1844, anno in cui Vittorio Amedeo Colli marchese di Felizzano (valoroso militare, nipote di Vittorio Alfieri, sindaco di Torino, senatore e ministro del regno) divenne cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro come evidenziato dalle insegne dipinte sotto lo stemma di famiglia al primo piano.
L'intervento dell'architetto Fantolino ha portato a nuova vita questo antico Palazzo, integrando l'apparato decorativo restaurato dal Consorzio San Luca con il design di ultima generazione:
- Articolo su LIVING INSIDE n. 4 del 07 aprile 2021
- ELLE DECORATION Polonia n. 2 -2021
- ELLE DECORATION Regno Unito maggio 2021
TORINO, PALAZZO COLLI DI FELIZZANO (XVIII-XIX sec.)
Restauro delle superfici decorate dello scalone d'onore e dell'appartamento al primo piano
Tipologia intervento: restauro dipinti murali, pavimenti a mosaico, superfici lignee policrome.
Committente: privato.
Imprese consorziate esecutrici: R.i.c.t. Tauro s.r.l., Andrea Besana, Giorgio Garabelli.