Da fabbricato tecnico a incubatore sociale: Villino Caprifoglio torna alla comunità.
Era il 1886 quando venne costruito nel parco del Valentino una struttura per l’irrigazione, successivamente adeguata a padiglione per la sorveglianza. Una casetta dal tetto spiovente in legno traforato che sembra uscita dalle favole e che nel 1934 diventò sede del “Giardino di lettura” del filantropo Alberto Geisser. A cinque anni dal suo abbandono, Villino Caprifoglio torna a splendere grazie al bando per la concessione aggiudicato dalla 1 Caffè Onlus, associazione benefica di Beniamino Savio e Luca Argentero che hanno pensato di fare dell’edificio il Campo Base della loro associazione no profit.
Il Consorzio San Luca ha contribuito al recupero della struttura occupandosi del restauro delle superfici storiche che erano coperte, impoverite, ammalorate e svilite.
Le analisi e le valutazioni eseguite con la responsabile della tutela e con la direzione lavori hanno consentito l’avvio delle procedure. In primo luogo, è stato necessario un lento e delicato descialbo degli strati non originali attraverso la rimozione meccanica a bisturi unita all’impiego del vapore: questa operazione ha svelato un’inaspettata decorazione a trompe l’oeil a finto legno. Dopo la fase di rifinitura della pulitura è seguita l’integrazione pittorica di tutte le piccole e medie lacune. Similmente la struttura lignea è stata oggetto di rimozione delle vernici non originali che sono state reintegrate delle porzioni mancanti, specie in corrispondenza della fascia traforata del sottotetto. L’intervento di restauro complessivo è stato completato anche con il recupero delle pavimentazioni a cementine, coperte da oltre un secolo di depositi e colle alterate.